Il 7 marzo è arrivata a conclusione l’attesa per la presentazione del progetto vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi e dell’area di Campo di Marte. Al salone dei cinquecento a Firenze, sono stati presentati gli otto progetti arrivati alla fase finale ed è stato svelato il vincitore con l’accoppiamento dei progetti ai nomi dei candidati, che si sono sfidati nel ripensare un edificio iconico dell’architettura e dell’ingegneria italiana di Pier Luigi Nervi, insieme all’ emblematica area circostante. Il concorso aveva come obiettivo cardine la tutela, il restauro valorizzazione delle linee progettuali dell’architetto razionalista insieme a quello di eliminare le sovrastrutture aggiunte nel corso degli anni, permettendo all’impianto di essere più funzionale e armonioso. I progetti candidati avevano quindi la possibilità di realizzare nuove curve interne, in parallelo a quelle esistenti e eliminare quelle del parterre realizzato per i Mondiali di Italia ‘90 al posto della pista di atletica, mentre la Torre di maratona, le scale elicoidali, la pensilina della tribuna di onore e il telaio strutturale formato dalla combinazione trave pilastro, erano tra gli elementi del progetto di Pier Luigi Nervi da conservare. La capienza netta prevista per il ’nuovo’ Franchi è di 42500 mila posti e per tutti è stata prevista la copertura, nel bando inoltre, vi era la possibilità per i partecipanti, di inserire spazi per l’ospitalità, aree lounge, skybox in misura maggiore di quella attuale, aree per la stampa, punti di ristoro e un ristorante, almeno una sezione del museo del calcio aperto al pubblico tutti i giorni dell’anno, oltre ad una serie di attività commerciali legate alla squadra della Fiorentina, parcheggi di hospitality, nursery. Lo studio Archea Associati ha partecipato al bando con un progetto complesso, che risponde alle varie esigenze su fronti diversi, posizionandosi al 4 posto. L’intento del progetto proposto dallo studio fiorentino è stato da un lato, quello di sviluppare un progetto urbano, che crei un reale collegamento con la città ottocentesca e che permetta la pedonalizzazione della maggior parte dell’area, risolvendo i problemi di accessibilità, oltre a creare nuovi spazi per la collettività e recuperare ampie superfici della città con progetti di forestazione urbana. Dall’altro, proporre per l ‘edificio, una struttura completamente indipendente dal manufatto preesistente, con un sistema a doppia struttura, che trae ispirazione dalla doppia calotta della cupola di Santa Maria del Fiore di Filippo Brunelleschi e del suo sistema di collegamento verticale. La struttura è stata trattata nell’idea progettuale, come una grande scultura architettonica, sospesa nella sua autonomia figurativa, assolutamente rispettosa della Torre di Maratona e della Tribuna d’Onore coperta dal grande sbalzo di Nervi. La scadenza fissata per la fine della ristrutturazione dello stadio è stata fissata al 2026, anno in cui ricorrerà il centenario della Fiorentina e che vedrà quindi realizzato il progetto vincitore.