Rifugio Digitale è un nuovo spazio espositivo aperto a Firenze che si propone come luogo dedicato alla promozione dell’arte digitale, dove anche l’architettura, il design, la fotografia, il cinema, la letteratura e tutte le molteplici forme artistiche ed espressive trovano la propria dimensione dialogando tra loro. La nuova galleria è nata dalle fondamenta di un antico tunnel antiaereo riadattato nel 1943 da un vecchio fosso, come documentato dalle cartografie dell’epoca. Il “Rifugio della Fornace”, un tempo punto di riparo da una realtà tragica, è ora “Rifugio Digitale”, un luogo di rinascita, dove la tecnologia incontra l’arte, dando vita ad uno spazio contemporaneo in cui è possibile esplorare la creatività attraverso il linguaggio attuale della tecnologia. Il progetto di riqualificazione, curato dallo studio Archea Associati, propone uno spazio di 165 metri quadrati, di cui 23 occupati dalla corte di accesso al tunnel e 11 dal locale tecnico, posto al piano interrato ed accessibile attraverso una botola nascosta all’ingresso. La galleria, del diametro di 3,50 metri, si sviluppa su una lunghezza di 42, al termine dei quali delle pareti a specchio fungono da quinte teatrali che celano i due servizi e la scala a chiocciola, che conduce con un salto di quota di 14 metri alla collina sovrastante. L’intervento ha previsto un‘importante opera di consolidamento strutturale attraverso la creazione di una calotta integrativa in calcestruzzo armato, nonché un rilevante lavoro di impermeabilizzazione che ha utilizzato tecniche studiate appositamente per le gallerie autostradali al fine di proteggere la struttura dal drenaggio delle acque meteoriche, che scendono dalla collina del Piazzale Michelangelo, e di una antica sorgente. All’interno della galleria – interamente rivestita da mattonelle in ceramica smaltata blu-verde di diverse nuances che ricordano i colori dell’acqua – sedici schermi disposti in lunghezza riproducono opere digitali, generando uno spazio in costante cambiamento e sempre dinamico, dotato di una nuova ed entusiasmante velocità che lo distingue da una tradizionale galleria d’arte.