La rassegna Habitat & Identità, che si svolge ad Arezzo, presenta spazi commerciali innovativi attraverso l’esposizione di modelli frutto di un’attività di laboratorio trasversale guidata da progettisti selezionati da un comitato scientifico. La terza edizione è dedicata alle aree di vendita/servizio legate alla cura del corpo: dagli allestimenti deve emergere la proposta di un nuovo immaginario spaziale dove il corpo viene ri-centrato e arricchito, ridefinendosi in direzione di una maggiore consapevolezza. Accumulazioni improprie identifica la stanza dell’immunodeficienza: il progetto esplora la prospettiva della prevenzione simbolica, legata alla paura del contagio da AIDS. Si preconizza uno spazio per il corpo non più dedicato a superflui involucri dimagranti, tonificanti, rinforzanti, pensati per esaltare virtù estetiche di un mito narcisista in estinzione, ma dove piuttosto è il corpo stesso a chiedere aiuto alla mente, per proteggersi e proporsi agli altri. Da qui la scelta provocatoria delle mani tese che sporgono internamente dalle pareti che definiscono il volume assegnato. Quest’ultimo è interamente realizzato con materiali, accessori e soluzioni impiantistiche fornite dalle aziende che sponsorizzano l’evento.