L’area del Quemala Stafa Stadium si inserisce nell’ambito di un programma volto alla costruzione di un’immagine rappresentativa di Tirana come capitale europea contemporanea.
L’ipotesi progettuale relativa al settore sud del sito di concorso fa proprie le istanze di rinnovamento urbano attuate con caparbietà dal sindaco Edy Rama: sperimentazione, colore, natura. Formula che il nuovo corso amministrativo sostituisce ai vecchi slogan di regime, applicandola alla riqualificazione di emergenze monumentali e fronti storici, anonime addizioni edilizie anni ’60-’70, spazi pubblici e verde.
Tre volumi tra 40 e 60 metri di altezza enfatizzano il riferimento alla tettonica tradizionale nel rivestimento in lastre di pietra grigia, interrotto dalle strette aperture a doppia altezza che ne accentuano lo sviluppo verticale. La base degli edifici diviene invece metafora della Tirana contemporanea: superfici di ceramica rossa tagliano trasversalmente i volumi secondo giaciture differenti che ne svelano l’essenza cromatica e ne destrutturano il rigore stereometrico in una sequenza articolata di spazi pubblici e passaggi coperti per lo shopping e l’incontro. Sul lato nord del sito il paesaggio è disegnato secondo una texture geometrica di aree verdi concepita mediante una progressiva espansione verso il centro della città. Parco e spazi pubblici sono parte di un unico sistema di itinerari urbani, che annulla la presenza del costruito come ostacolo alla fruizione sociale del suolo pubblico.
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