“Culturalmente non può esistere un‘Europa senza la Grecia, – dice lo scrittore Claudio Magris – la Grecia classica ha fondato tutto”. E Atene, come sua capitale, non è semplicemente una città, ma un simbolo della cultura greca e di un popolo che da anni vive la contraddizione di essere erede della civiltà da cui tutto sorge e di un presente invece che sta vivendo una rinascita in seguito ad un periodo di ombre e difficoltà. Tra queste, la crisi economica che ha messo in discussione la sua stessa ragione d‘essere. Ma la bellezza di Atene sta nel suo essere città vivente, una continua reinvenzione della tradizione che riesce a mantenere intatta la sua aura di mito pur facendo i conti con il quotidiano. Se da un lato è legata saldamente alle sue radici storiche dall‘altro è una città che non teme di rinnovarsi e affrontare i nuovi paradigmi del mondo contemporaneo legati anche alla sostenibilità, alla densità abitativa e all‘espansione turistica. Atene non si presenta mai in modo lineare, ma come un luogo dove le cose si sovrappongono e si intrecciano. In dieci anni, è passata dall‘essere la capitale di uno stato in gravissime condizioni economiche, a una città che ad oggi ospita 7 milioni di turisti ogni anno. In seguito alla crisi del 2009 infatti, alcuni quartieri hanno subito una vera e propria rinascita. Metaxourgio, ad esempio, una zona un tempo degradata, è oggi diventata un punto di riferimento per ristoranti e gallerie d‘arte. Non a caso, nel 2017 Atene ha anche ospitato Documenta, l‘importante mostra di arte contemporanea che si svolge ogni cinque anni a Kassel in Germania e che in quell‘anno fu organizzata invece a Exarcheia, quartiere anarchico della città. Questo distretto, oltre ad essere dominato da studenti universitari, è un punto di riferimento per gli appassionati d‘arte ed è proprio qui che risiede il Museo Archeologico di Atene, il quale a breve assumerà un ruolo centrale grazie all‘ampliamento curato dallo studio di David Chipperfield. Ma non è solo l‘arte che muove la città, nuove architetture all‘avanguardia sono sorte, la metropolitana è stata ampliata e in diverse aree della metropoli sono nati laboratori artigianali. Il Museo dell‘Acropoli, inaugurato nel 2009, il Centro Culturale Onassis nel 2010 e il prestigioso Stavros Niarchos Foundation Cultural Center, progettato da Renzo Piano e completato nel 2016, sono esempi di un impegno a valorizzare l‘offerta culturale della città. Ad oggi, tra le priorità della Municipalità di Atene emergono anche diverse questioni legate alla gestione degli spazi urbani e al flusso continuo di turisti. La volontà è quella di ridurre l‘uso delle auto il più possibile, incentivando la mobilità pedonale e ciclabile. Oltre ai monumenti classici, Atene cerca di valorizzare il patrimonio meno noto, come l‘archeologia industriale e i quartieri storici con iniziative che coinvolgono direttamente i cittadini. Infine, pur risultando una sfida particolarmente ardua in una città già molto satura, l‘obiettivo è quello di incentivare la creazione di spazi verdi e promuovere politiche di edilizia sociale, affrontando una volta per tutte il problema delle costruzioni abusive. Insomma, ad Atene qualcosa si è mosso. Un‘onda di rinnovamento ha preso forza spontaneamente, è come se gli abitanti si fossero risvegliati per risollevare le proprie sorti. Una rinascita della città in continuità con il passato, ma che ora possiede vitalità nuova. Un entusiasmo che la rivista area ha sentito il dovere, e la necessità, di ritrarre nel primo numero del nuovo anno.

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